Per Sebastiano Zanetti la conoscenza profonda del mezzo espressivo nel proprio progetto visivo è di
primaria importanza. Indaga l'identità della materia e del fare nelle varie tecniche per poter così
scegliere e capire cosa e come utilizzare all'esigenza.
Si dimostra così eclettico nella proposta finale alternando lavori installativi e fotografici a
lavori pittorici e architettonici, spostandosi agevolmente da supporti bidimensionali a superfici
enormi che avvolgono fisicamente l'intera percezione.
In questa occasione, Zanetti decide di rapportarsi con la pittura agli spazi di "Moduli d'arte''.
"Nelle tele viene scientemente sperimentato e con acume applicato tecnicamente un supporto
pittorico per i grafismi urbani, in una decontestu alizzazione e nobilitazione del senso collegata
all'Action Painting.
L’operazione non è di derivazione Pop ma è più vicina alla storia dell'astrazione gestuale in un'
azione concettuale e colta.
Il suo writing non è come si potrebbe equivocare, un recupero, oppure un objet trouvè preso dai
muri e circoscritto alla tela, o riflusso dalla libera pratica graffitista, bensì un portato
pittorico che, forte della propria storia esterna, ormai connaturata al paesaggio urbano, può
essere usato quale veicolo comunicativo definito, per interloquire ad un livello percettivo
superiore."
(Renzo Margonari, La Cronaca di Mantova, aprile 2002).
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Sebastiano Zanetti nasce a Negrar (VR) il 19/8/1978, vive e lavora tra Verona e Venezia.
Diplomato al Liceo Artistico Statale di Verona, consegue il diploma in Pittura presso l'Accademia
di Belle Arti "G.B.Cignaroli" della stessa città. Iscritto al bienno di specializzazione in "Arti
visive e discipline dello spettacolo" ne frequenta il primo anno all'Accademia di Belle Arti di
Brera, Milano ed il secondo all'Accademia di Belle Arti di Venezia dove si laurea.
Nel 2003 vince la borsa di studio per giovani artisti Fondazione Bevilacqua la Masa. Dal 2005/2006
lavora presso gli studi-atelier della Fondazione Bevilacqua la Masa. Nel 2005 è assistente degli
artisti Nick Hess e Federico Herrero. Nel 2008 la rivista "Flash Art" lo inserisce nel "Dizionario
dei giovani artisti veneti''. Ideatore e organizzatore del progetto "Vrban invitation" e "Vrban
invitation 2" per il Comune di Verona e del progetto "Quaranta per Quaranta .Circa" presso "Pad';
Verona. Presente alla X Biennale di Architettura di Venezia, con il progetto collaterale ufficiale
"CZ _VPI 2006 ". Presente a Real Presence floating sites, Istanbul 2007.
Nel 2008 apre a Verona lo studio "Zanetti Studiocontemporaneo''. Lo studio gode di un grande
consenso e interesse e da subito viene chiamato a sviluppare progetti specifici per RFI, Ferrovie
dello Stato, Comune di Verona, Comune di Trento, Comune di Vigonza, Comune di San Martino Buon
Albergo, Comune di Villafranca di Verona, Comune di Garda. Lo studio si occupa di riqualificazione
di spazi architettonici urbani ed extraurbani attraverso metodologie Site Specific sviluppate in
ambiti di Arte Visiva.
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